Una partita sul campo, allo stadio Vallini, con la Clodiense che ci mette un'ora a espugnare la coriacea resistenza dei padroni di casa della Piovese. Un'altra partita sugli spalti, legati ai gruppi whatsapp che comunicavano i risultati a distanza: segnatamente quello della capolista Ambrosiana, impegnata a Villafranca in una continua altalena che la vedeva prima perdere, poi pareggiare, poi perdere ancora, poi rimontare e dilagare 5-2 assicurandosi quasi certamente la promozione in serie D. Ma la squadra di Massimiliano De Mozzi non deve rimproverarsi niente: anche a Piove ha giocato a calcio, ha mostrato solidità difensiva, ha sfruttato le fasce e ha concretizzato solo una piccola parte della mole di occasioni prodotte. Ora domenica dovrà affidarsi alla stessa Piovese, che andrà a rendere visita all'Ambrosiana, mentre i granata affronteranno al Ballarin i veronesi del S.Lucia Golosine, già salvi: prevedibili due successi interni, i quali manderebbero nella serie superiore l'attuale capolista -che precede la Clodiense di due punti- e i ragazzi del patron Ivano Bielo ai playoff nazionali, probabilmente contro una squadra piemontese.
La partita inizia con il commovente abbraccio ideale al ciclista Michele Scarponi, travolto ieri da un furgone e ricordato dal minuto di silenzio in mezzo al campo e sulle tribune. De Mozzi lascia inizialmente in panchina giocatori del calibro di Pradolin e Zambon, oltre a Francis Arthur rimpiazzato da Brentan, e in mancanza del bomber Luca Rivi dà fiducia a Marco Boscolo Zemelo al centro dell'attacco. La Piovese presenta alcune assenze di rilievo (Morandi, Correzzola) ma schiera tre clodiensi: il portiere Luca Boscolo, grande ex e autore di una prestazione maiuscola, il suo vice Ortali e la punta Nicola Nordio. Tra i biancorossi anche una vecchia conoscenza del pubblico del Ballarin, quel Nicola Stocco che incantava da mezzala e che a 37 anni ha trovato una nuova giovinezza al centro della difesa. Il match ristagna a lungo a centrocampo, con sporadici tentativi di entrambe le squadre: molto battute le corsie esterne con i tiri-cross, la Clodiense Chioggia Sottomarina cerca invano il bersaglio su punizione. Brividi per un liscio in area su cross di Abrefah, poi un'ammonizione colpisce Ruben d'Incà per aver simulato un rigore; in questa fase si distingue il regista piovese Matteo Deinite, capitano 34enne già abituato alle categorie superiori. Poi l'inerzia della partita cambia e i granata prendono il sopravvento: Cacurio sbaglia un goal fatto al 25°, calcia fuori una punizione cinque minuti più tardi, poi spara ancora alto su assist di Marco Zemelo al 31° prima della replica saccisica al 39°, con un cross che taglia la difesa e viene alzato di poco da favorevole posizione da Nardo. Anche la punta biancorossa Lombardo finisce sul taccuino dell'arbitro Schiavon per simulazione (ma resta qualche dubbio, visto dalla tribuna), mentre il tempo si chiude su un tentativo di d'Incà salvato sulla linea da Canton. Nel frattempo a Villafranca, dopo il vantaggio iniziale dei padroni di casa, l'Ambrosiana perviene al pareggio giusto allo scadere della prima frazione grazie a un calcio di rigore.
Se all'inizio della ripresa le formazioni restano immutate, presto De Mozzi si accorge della prestazione non sufficiente di Zemelo e lo sostituisce con Riccardo Zambon, cambiando anche Davide Boscolo Gioachina con Matteo Boscolo Nata. La punta neoentrata ci mette poco a entrare in partita: prima viene anticipato di poco su cross dell'inesauribile Abrefah, poi -su azione di rimessa laterale- dà l'illusione del goal colpendo di testa e costringendo l'ottimo Luca Boscolo a un colpo di reni decisivo. Intanto a Villafranca i locali si riportano in vantaggio prima di venire ancora raggiunti, a stretto giro, dalla capolista Ambrosiana. Ancora Zambon tira alto al 59° su assist del playmaker Manuel Conti. Il goal è nell'aria e lo realizza Raffaele Cacurio al 67°, facendosi perdonare le tante occasioni del primo tempo: Zambon fa da sponda di testa e il numero 11 lascia esplodere un tiro al volo che si insacca nell'angolo basso dove Luca Boscolo non può arrivare. I granata sono galvanizzati dal pareggio che si sta profilando in terra veronese, ma un calcio d'angolo rischia di far tornare la situazione in parità: ci pensa Momo Abcha, uno dei migliori in campo assieme al compagno di reparto Nnamani, a salvare di testa sulla linea al 70°. Pradolin sostituisce d'Incà subito dopo, e arriva la notizia che l'Ambrosiana è passata in vantaggio: palese la sensazione che solo un miracolo a quel punto potrebbe riportare in parità le sorti della partita di Villafranca, una volta che i primi della classe hanno messo la freccia. A Piove la Clodiense finisce in attacco, cinque interminabili minuti di recupero non cambiano la situazione, anzi è Abrefah a cercare ancora la porta con una sventola di prima intenzione, di poco alta. Mente i dispacci dall'altro stadio rimbalzano prima la quarta, poi la quinta rete che allontanano Malagò e compagni dalla promozione diretta.
Ai microfoni di Marco Lanza, l'allenatore granata non ha niente da rimproverare ai suoi: «Abbiamo affrontato una squadra che non ci ha concesso niente, è nel nostro dna creare tanto e realizzare meno. Siamo comunque ai playoff nazionali ed è un buon traguardo, la promozione può passare per altre strade, siamo certi che la Piovese metterà lo stesso impegno anche domenica prossima a Sant'Ambrogio di Valpolicella". Simpatico il siparietto con il presidente Bielo riguardo la riconferma dello stesso tecnico vicentino, che tanti a Chioggia hanno imparato a stimare e ad amare per il suo carattere estroverso e per il suo gioco mai rinunciatario. Fra sette giorni tutti al Ballarin per inseguire un sogno.
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