Sogno di un pallone di mezza estate. È quello che in queste ore stanno vivendo i sostenitori dell’Union Clodiense Chioggia Sottomarina, accarezzati dal possibile arrivo di Giacomo Marangon in forza alla squadra granata: il 27enne fantasista polesano, senza dubbio uno dei migliori giocatori di tutta la serie D, è stato infatti accostato negli ultimi giorni alla società presieduta da Ivano Bielo, nel corso di un rutilante calciomercato di categoria che sta facendo cambiare casacca a più di un pezzo da novanta. Di certo c’è che Marangon, 20 goal l’anno scorso, lascerà Adria: in tal senso si è espresso anche il presidente locale Luciano Scantamburlo, pure orientato a riconfermarlo. Ma la punta sta cercando nuovi stimoli, e non è detto che non li trovi in riva alla Laguna: dove incontrerebbe fra gli altri il suo capitano di qualche stagione fa, Alberto Ballarin.
Al cartellino di “Jack” si è fortemente interessato anche il Delta Porto Tolle, la squadra della sua città, che già lo aveva avuto tra le proprie file durante il periodo in serie C2 e ha formulato un’offerta consistente. La questione appunto, come sempre ormai in questi casi, è prevalentemente di carattere economico: tesserare Marangon costa molto, e le sue quotazioni sarebbero fuori budget secondo quella che è stata la consolidata politica societaria chioggiotta degli ultimi anni. Tuttavia, se non un corteggiamento, le due parti molto probabilmente si saranno parlate: c'è chi si dice sicuro di avere addirittura avvistato il giocatore in città nei giorni scorsi, anche se l’Union Clodiense -per voce del direttore sportivo Roberto Tonicello- smentisce categoricamente ogni voce riportata nei media polesani. Secondo alcuni, ad esempio Guido Fraccon del Gazzettino di Rovigo, un’intesa di massima sarebbe già stata trovata, pronta a essere pubblicamente definita nei primi giorni della settimana entrante; in queste ore Marangon si starebbe godendo qualche ora di relax in montagna, dopo le vacanze a Formentera, e così lo stesso presidente Bielo si trova all’estero per il weekend.
Non c’è dubbio che le straordinarie prestazioni di Marangon facciano gola a molti: l’atleta peraltro non ha mai fatto mistero di voler continuare a giocare in zona, dicendo di no anche a offerte prestigiose come quella della Cremonese in serie B, dell’Arzignano Valchiampo neopromosso in Lega Pro, e in passato anche ai provini con la sua Inter o la Juventus. Al momento quindi niente di fatto e tanto meno di confermato: ma la speranza degli appassionati di calcio, naturalmente, è di poter godere da vicino di un gioiello del genere, uno che fa la differenza, senza dover subire le sue puntuali quanto chirurgiche doppiette allo stadio Ballarin e in trasferta. In fondo, sognare non costa niente.
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domenica 30 giugno 2019
venerdì 28 giugno 2019
UN PORTIERE BRASILIANO PER L'UNION CLODIENSE: IL 19ENNE ÂNGELO BEDENDO, SCUOLA BOTAFOGO, ARRIVA DAL CESENA
L'Union Clodiense Chioggia Sottomarina ha ufficializzato l'arrivo di un nuovo portiere, che si affiancherà al 17enne Mauro Esposito e con il quale si giocherà il ruolo di titolare nello scacchiere di Vittadello. Si tratta del 19enne brasiliano Ângelo Moreira Bedendo, nato nella capitale Brasilia ma di chiare ascendenze polesane. Bedendo proviene dal Cesena, con il quale ha disputato in prestito la scorsa stagione, dopo lo svezzamento nelle giovanili del Botafogo e del Chievo Verona. «Si tratta di un tassello importante per la squadra», dice il direttore sportivo Roberto Tonicello. Pare ormai invece ai saluti l'avventura granata di Lorenzo Cinque e di Thomas Erman, che ha detto no all'offerta della società lagunare; in attacco sono ormai risolti i problemi fisici che avevano frenato la scorsa stagione l'apporto di Antonio Broso alla Reggio Audace, e il bomber calabrese (prossimo padre) è pronto a presentarsi tirato a lucido al via della stagione. Ancora da definire il futuro di Emanuele Acampora: il terzino napoletano appartiene infatti al Padova, con il quale è alle viste un incontro. In dirittura d'arrivo invece l'acquisto di altri due under di qualità, classe 2001, per rimpolpare l'organico negli slot obbligatoriamente riservati dal regolamento ai giovani
domenica 23 giugno 2019
UNION CLODIENSE, CAMPAGNA ACQUISTI: IN ATTACCO ARRIVA ANTONIO BROSO DALLA REGGIO AUDACE
Dopo gli ingaggi di Meneghetti, Turrini ed Esposito, l'attacco granata mette a segno il primo colpo con Antonio Broso, classe 1991, l'ultima stagione a Reggio Emilia con svariate esperienze tra Messina, Ravenna (anche in Lega Pro), Legnago, Giulianova e non solo. L'attaccante calabrese -che rimpiazza Daniele Fioretti, ceduto al Caldiero- sarà a disposizione di Mario Vittadello sin dal raduno del 25 luglio: dopo l'esordio stagionale -3 agosto- allo stadio Ballarin contro il Montecchio Maggiore, anche nei seguenti sabati 10 e 17 (stesso mese) l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina sarà impegnata in due amichevoli, la seconda contro il Real Martellago.
mercoledì 19 giugno 2019
UNION CLODIENSE, TRE NUOVI ACQUISTI... E MEZZO
Comincia a delinearsi la fisionomia dell'Union Clodiense Chioggia Sottomarina per la stagione 2019-2020. La squadra affidata a Mario Vittadello conta già sulla solida base di dieci atleti confermati dopo il trionfale girone di ritorno, e a questi si aggiunge Marco Tattini, seconda punta e fantasista le cui qualità in laguna si sono solo potute delibare per pochi scampoli di partita, prima che un serio infortunio lo mettesse k.o. nella disgraziata trasferta di Chions. Il giocatore romagnolo completerà la riabilitazione proprio a ridosso dell'inizio della prossima stagione agonistica, e come dice il direttore sportivo Roberto Tonicello si tratta a tutti gli effetti di un "nuovo" riacquisto.
Facce del tutto nuove invece sono quelle di Gianmarco Meneghetti, Pietro Turrini e Mauro Esposito. Il primo, centrocampista vicentino classe 2000, è reduce dalla vittoria nel girone A della serie D con il Lecco e fa parte della "scuderia" di Silvano Blanditi, procuratore che la scorsa stagione portò a Chioggia il terzino Matteo Scandilori. Il secondo, scaligero non ancora 19enne, proviene dal Villafranca ma è cresciuto nel vivaio dell'Hellas Verona, del quale è stato capitano nel settore giovanile. Assieme alla sua ultima squadra di club, Turrini si è salvato ai playout lo scorso maggio (girone B) battendo a domicilio il Legnago di mister Andrea Pagan: il neogranata è dotato di un buon tiro dalla distanza ma si fa valere anche nei contrasti e nei lanci, possibile quindi vederlo impostato in regia.
Questi due inensti tolgono giocoforza lo spazio per la conferma di Thomas Erman, cresciuto esponenzialmente nel girone di ritorno ma destinato a giocare lontano dallo stadio Ballarin la prossima stagione, che avrebbe potuto essere quella della definitiva consacrazione al fianco dei vari Djurić e Baccolo. A centrocampo saluta anche Niccolò Bagatti: il mediano modenese nel prossimo torneo vestirà i colori del Tuttocuoio in Toscana. Mentre manca ancora l'ufficialità per la conferma di Lorenzo Cinque, e continuando a valutare anche altri nomi prestigiosi al centro dell'attacco, l'Union Clodiense intanto incassa il sì del portiere campano Mauro Esposito, un gigante di soli 17 anni -è nato infatti nel 2002- che dalle giovanili dell'Avellino è passato prima al Rieti e poi all'Aversa Normanna, mettendo in mostra doti di reattività. Non sarà l'unico nuovo portiere dei lagunari, che sono alla caccia di un altro "under" da affiancargli. Dopo l'annuncio del raduno il 25 luglio, con ritiro a Isamar, il 3 agosto l'undici di Vittadello scenderà in campo per la prima volta nella sgambata contro il Montecchio Maggiore.
Facce del tutto nuove invece sono quelle di Gianmarco Meneghetti, Pietro Turrini e Mauro Esposito. Il primo, centrocampista vicentino classe 2000, è reduce dalla vittoria nel girone A della serie D con il Lecco e fa parte della "scuderia" di Silvano Blanditi, procuratore che la scorsa stagione portò a Chioggia il terzino Matteo Scandilori. Il secondo, scaligero non ancora 19enne, proviene dal Villafranca ma è cresciuto nel vivaio dell'Hellas Verona, del quale è stato capitano nel settore giovanile. Assieme alla sua ultima squadra di club, Turrini si è salvato ai playout lo scorso maggio (girone B) battendo a domicilio il Legnago di mister Andrea Pagan: il neogranata è dotato di un buon tiro dalla distanza ma si fa valere anche nei contrasti e nei lanci, possibile quindi vederlo impostato in regia.
Questi due inensti tolgono giocoforza lo spazio per la conferma di Thomas Erman, cresciuto esponenzialmente nel girone di ritorno ma destinato a giocare lontano dallo stadio Ballarin la prossima stagione, che avrebbe potuto essere quella della definitiva consacrazione al fianco dei vari Djurić e Baccolo. A centrocampo saluta anche Niccolò Bagatti: il mediano modenese nel prossimo torneo vestirà i colori del Tuttocuoio in Toscana. Mentre manca ancora l'ufficialità per la conferma di Lorenzo Cinque, e continuando a valutare anche altri nomi prestigiosi al centro dell'attacco, l'Union Clodiense intanto incassa il sì del portiere campano Mauro Esposito, un gigante di soli 17 anni -è nato infatti nel 2002- che dalle giovanili dell'Avellino è passato prima al Rieti e poi all'Aversa Normanna, mettendo in mostra doti di reattività. Non sarà l'unico nuovo portiere dei lagunari, che sono alla caccia di un altro "under" da affiancargli. Dopo l'annuncio del raduno il 25 luglio, con ritiro a Isamar, il 3 agosto l'undici di Vittadello scenderà in campo per la prima volta nella sgambata contro il Montecchio Maggiore.
FINALE DI CAMPIONATO UNDER 17: OGGI A RAVENNA INTER-ROMA, TRA I NERAZZURRI ANCHE IL CHIOGGIOTTO CESTER
Il campionato italiano di calcio Under 17 arriva al suo epilogo. Oggi dalle ore 17.30, allo stadio Benelli di Ravenna, Inter e Roma si affrontano per il titolo tricolore: fra i nerazzurri, già campioni d'Italia due stagioni fa, giocherà titolare anche il chioggiotto Stefano Cester, colonna della squadra milanese e della Nazionale di categoria. Per l'Inter è tesserata anche un'altra grande promessa marinante del calcio italiano, Riccardo Boscolo Chio, che però purtroppo è fermo in seguito alla rottura del legamento crociato lo scorso gennaio.
sabato 15 giugno 2019
DALLA NAZIONALE, MARCO SCARPA PENSA ALLA "SUA" UNION: «BENTORNATA, ORA SERVE APRIRE LA CURVA E COPRIRE LA TRIBUNA»
L'euforia che circonda l'ambiente calcistico cittadino in questi giorni è palpabile, e il doppio annuncio del ritorno del nome Union accanto alla Clodiense Chioggia Sottomarina ha rimesso in moto energie sopite, o meglio dimenticate. Non poteva rimanerne immune, da chioggiotto doc, anche Marco Scarpa, già attaccante della squadra locale e poi del Cittadella, oggi apprezzato collaboratore di Roberto Mancini nello staff tecnico della Nazionale italiana: ma soprattutto, ultimo allenatore in ordine di tempo a sedere sulla panchina dello stadio Ballarin in vigenza della precedente Union Clodiasottomarina. «Finalmente è arrivata la notizia che da anni aspettavamo in tanti - scrive Scarpa - l’Union è rinata. Da ultimo allenatore in ordine di tempo, e da tifoso sono contento. Era il 2010 quando allenavo l'Union e mi apprestavo a cominciare la seconda stagione, ma l'allora presidente Levantaci ahimè mi comunicò che non avrebbe più iscritto la squadra. Per mia fortuna, poco dopo, arrivò la grande chiamata della Nazionale, invece per l'Union sono stati 8 lunghi anni di assenza dai campionati: troppi».
Marco Scarpa valuta che «il presidente Ivano Bielo ha fatto un passo intelligente, in bocca al lupo che possa portare in alto l'Union rendendola una società all'avanguardia anche attraverso lo sviluppo sinergico del settore giovanile. Brava l'assessora Isabella Penzo. per essersi resa utile alla mediazione: ma ora non deve fermarsi, perché va sistemata la curva sud, che è la casa degli ultras, e la copertura necessaria della tribuna centrale». L'ex centravanti lagunare spende buone parole anche per gli ultras: «Hanno sempre fatto valere la loro identità, e si sono battuti per il riconoscimento della continuità storica della squadra, del nome, del logo e del colore granata. Ora mi aspetto che ritornino in massa, chiassosi e coloriti come sempre». Da parte di Scarpa, buona fortuna anche «all'amico allenatore Mario Vittadello, che in pratica mi succedette alla guida dell'Union dopo il vuoto di questi anni, e ai suoi collaboratori Dario Penzo e Ivano Rossetti, le cui responsabilità da chioggiotti ora aumenteranno. Ma con "l'Unione" d’intenti si potranno fare grandi cose. Bentornata Union!».
Marco Scarpa valuta che «il presidente Ivano Bielo ha fatto un passo intelligente, in bocca al lupo che possa portare in alto l'Union rendendola una società all'avanguardia anche attraverso lo sviluppo sinergico del settore giovanile. Brava l'assessora Isabella Penzo. per essersi resa utile alla mediazione: ma ora non deve fermarsi, perché va sistemata la curva sud, che è la casa degli ultras, e la copertura necessaria della tribuna centrale». L'ex centravanti lagunare spende buone parole anche per gli ultras: «Hanno sempre fatto valere la loro identità, e si sono battuti per il riconoscimento della continuità storica della squadra, del nome, del logo e del colore granata. Ora mi aspetto che ritornino in massa, chiassosi e coloriti come sempre». Da parte di Scarpa, buona fortuna anche «all'amico allenatore Mario Vittadello, che in pratica mi succedette alla guida dell'Union dopo il vuoto di questi anni, e ai suoi collaboratori Dario Penzo e Ivano Rossetti, le cui responsabilità da chioggiotti ora aumenteranno. Ma con "l'Unione" d’intenti si potranno fare grandi cose. Bentornata Union!».
giovedì 13 giugno 2019
TARALLUCCI E SPRITZ PER IL NUOVO LOGO DELL'UNION CLODIENSE. RADUNO IL 25 LUGLIO, ALTRI 4 GIOCATORI CONFERMATI
Vanno di moda i film distopici, ma anche solo un mese fa -dopo la salvezza ottenuta a Feltre- nessuno avrebbe immaginato di vedere il presidente della Clodiense Ivano Bielo indossare la maglia della curva sud Franco de Paolis, gli stessi ultrà entrare trionfalmente alla darsena del Mosella (praticamente "casa Bielo") a passo di carica e intonando i cori dell'Union Clodiasottomarina, e finalmente il logo del 1971 campeggiare sulle maglie granata in presentazione. Eppure è tutto vero, e dopo l'annuncio dato la mattina di sabato 1° giugno allo stabilimento InDiga, oggi ciò è avvenuto: regista, per restare alla metafora cinematografica, l'assessora allo sport Isabella Penzo, che con un paziente lavorìo ha unito le parti in un accordo meno difficile e assai meno utopistico di quello che pareva solo un mese fa, mentre nello spogliatoio di Feltre si faceva festa.
Il nuovo logo, dunque. O forse, l'antico: campo rosso granata, leone del Clodia e cavalluccio del Sottomarina, con l'anno di fondazione dell'Union (il 1971, appunto), sormontati dalla denominazione Union Clodiense Chioggia Sottomarina. Campeggia in prova su una maglia col numero 8 e una, bianca, col numero 20, indossate da due manichini: ma le divise da gioco ufficiali saranno rese note in un secondo tempo. «Saranno bellissime, con l'aggiunta di sponsor e fregi», dice il team manager Maurizio Giorgio Siviero. Per il 25 luglio, giorno del raduno allo stadio Ballarin, saranno pronte: la squadra con lo staff tecnico guidato da Mario Vittadello poi perfezioneranno la preparazione tra i campi di allenamento di Ca' Lino e il villaggio turistico di Isamar a Isolaverde.
Quanto al "clima", nel magnifico panorama offerto dalle vetrate della darsena che guardano la maestà di Chioggia e della laguna, è già caldo e non solo per la temperatura esterna: i cori dei circa trenta ultras presenti hanno sommerso di affetto Ivano Bielo e hanno inneggiato alla ritrovata Union, trovando risposta nel presidente che indossa le nuove maglie appena sfornate dalla curva verso la campagna di abbonamento. «Il mio impegno c'è stato negli anni scorsi e ci sarà ancora di più - ha esordito l'imprenditore di Sottomarina - grazie alla forza che proprio i tifosi mi possono dare. Ma il vero collante è stata Isabella Penzo».
L'assessora non si schermisce, e accompagnata da una folta delegazione di assessori e consigliere di maggioranza si dice «soddisfatta e orgogliosa del traguardo raggiunto davanti a una città unita, accomunata dalla passione per il calcio che c'è da sempre». Isabella Penzo ricorda che il prossimo anno cade il centenario dalla fondazione del Clodia e quindi del football organizzato in città: «Mi chiedono "chi g'ha molà un ponto?" fra le due parti, rispondo che c'è stata una consapevolezza nuova. L'intesa si è trovata in due settimane, gli ostacoli non erano poi così insormontabili. Ci vediamo allo stadio!». Vale a dire, chiosando, che si sono persi otto anni di tempo.
È Sandro "Cire" Furlan, che negli ultras granata milita dal 1984, a enumerare i temi dell'accordo: il vocabolo Union nel nome, il ripristino appunto del logo originario, la considerazione della società quale continuazione storica dell'esperienza unitaria e non un "fenomeno nuovo" in rottura con essa, il granata quale unico colore e l'esclusione del neroverde dell'ex Sottomarina Lido anche per le seconde maglie o il settore giovanile. «Lo aspettavamo dal 2011, ci siamo riusciti - ha commentato Furlan - e ora siamo entusiasti, il 2019 ci rimarrà nella mente. La curva sud Franco de Paolis ricorda anche chi ha calcato i suoi gradoni e adesso non c'è più».
Capitolo mercato: anche in questo caso c'è una svolta rispetto alle precedenti stagioni, quando l'organico dell'anno precedente veniva smantellato con puntualità. L'opera del direttore sportivo Roberto Tonicello, su indicazione del tecnico, è riuscita a confermare gran parte dei giocatori che nello scorso girone di ritorno hanno costruito il miracolo salvezza, cementando il gruppo prima ancora di ottenere risultati. Alle già note e gradite permanenze (fatta salva la valutazione di eventuali offerte irrinunciabili dalla Lega Pro...) dei vari Cuomo, Nappello, Djurić, Martino, Ballarin, Luca Bullo, si aggiungono quelle di Baccolo, Granziera, Pastorelli e Gerthoux. In pratica, l'ossatura che già si conosce, anche per non impiegare tre mesi a trovare l'amalgama e la coesione interna.
Con la partenza dei due portieri Motti e Camerlengo -di proprietà del Venezia, che ne può disporre- e il rientro alla base del giovane Bagatti, restano ancora da sistemare due reparti: per l'estremo difensore si valuta un prospetto classe 2001 o 2002 e si fa il nome del campano Esposito, mentre per l'attacco si attendono novità riguardo Cinque, Fioretti e Farinazzo. Ancora in bilico l'esperienza lagunare di Emanuele Acampora: il terzino sinistro è infatti di proprietà del Padova del neopresidente marinante Daniele Boscolo Meneguolo, mentre non è certa la conferma del talentuoso regista triestino Thomas Erman, un altro dei cardini della salvezza. Il ds Tonicello intanto sta scrutando il mercato per portare a Chioggia un attaccante da doppia cifra realizzativa, oltre al congruo numero di giovani "under" obbligati dal regolamento.
la playlist video degli interventi:
Il nuovo logo, dunque. O forse, l'antico: campo rosso granata, leone del Clodia e cavalluccio del Sottomarina, con l'anno di fondazione dell'Union (il 1971, appunto), sormontati dalla denominazione Union Clodiense Chioggia Sottomarina. Campeggia in prova su una maglia col numero 8 e una, bianca, col numero 20, indossate da due manichini: ma le divise da gioco ufficiali saranno rese note in un secondo tempo. «Saranno bellissime, con l'aggiunta di sponsor e fregi», dice il team manager Maurizio Giorgio Siviero. Per il 25 luglio, giorno del raduno allo stadio Ballarin, saranno pronte: la squadra con lo staff tecnico guidato da Mario Vittadello poi perfezioneranno la preparazione tra i campi di allenamento di Ca' Lino e il villaggio turistico di Isamar a Isolaverde.
Quanto al "clima", nel magnifico panorama offerto dalle vetrate della darsena che guardano la maestà di Chioggia e della laguna, è già caldo e non solo per la temperatura esterna: i cori dei circa trenta ultras presenti hanno sommerso di affetto Ivano Bielo e hanno inneggiato alla ritrovata Union, trovando risposta nel presidente che indossa le nuove maglie appena sfornate dalla curva verso la campagna di abbonamento. «Il mio impegno c'è stato negli anni scorsi e ci sarà ancora di più - ha esordito l'imprenditore di Sottomarina - grazie alla forza che proprio i tifosi mi possono dare. Ma il vero collante è stata Isabella Penzo».
L'assessora non si schermisce, e accompagnata da una folta delegazione di assessori e consigliere di maggioranza si dice «soddisfatta e orgogliosa del traguardo raggiunto davanti a una città unita, accomunata dalla passione per il calcio che c'è da sempre». Isabella Penzo ricorda che il prossimo anno cade il centenario dalla fondazione del Clodia e quindi del football organizzato in città: «Mi chiedono "chi g'ha molà un ponto?" fra le due parti, rispondo che c'è stata una consapevolezza nuova. L'intesa si è trovata in due settimane, gli ostacoli non erano poi così insormontabili. Ci vediamo allo stadio!». Vale a dire, chiosando, che si sono persi otto anni di tempo.
È Sandro "Cire" Furlan, che negli ultras granata milita dal 1984, a enumerare i temi dell'accordo: il vocabolo Union nel nome, il ripristino appunto del logo originario, la considerazione della società quale continuazione storica dell'esperienza unitaria e non un "fenomeno nuovo" in rottura con essa, il granata quale unico colore e l'esclusione del neroverde dell'ex Sottomarina Lido anche per le seconde maglie o il settore giovanile. «Lo aspettavamo dal 2011, ci siamo riusciti - ha commentato Furlan - e ora siamo entusiasti, il 2019 ci rimarrà nella mente. La curva sud Franco de Paolis ricorda anche chi ha calcato i suoi gradoni e adesso non c'è più».
Capitolo mercato: anche in questo caso c'è una svolta rispetto alle precedenti stagioni, quando l'organico dell'anno precedente veniva smantellato con puntualità. L'opera del direttore sportivo Roberto Tonicello, su indicazione del tecnico, è riuscita a confermare gran parte dei giocatori che nello scorso girone di ritorno hanno costruito il miracolo salvezza, cementando il gruppo prima ancora di ottenere risultati. Alle già note e gradite permanenze (fatta salva la valutazione di eventuali offerte irrinunciabili dalla Lega Pro...) dei vari Cuomo, Nappello, Djurić, Martino, Ballarin, Luca Bullo, si aggiungono quelle di Baccolo, Granziera, Pastorelli e Gerthoux. In pratica, l'ossatura che già si conosce, anche per non impiegare tre mesi a trovare l'amalgama e la coesione interna.
Con la partenza dei due portieri Motti e Camerlengo -di proprietà del Venezia, che ne può disporre- e il rientro alla base del giovane Bagatti, restano ancora da sistemare due reparti: per l'estremo difensore si valuta un prospetto classe 2001 o 2002 e si fa il nome del campano Esposito, mentre per l'attacco si attendono novità riguardo Cinque, Fioretti e Farinazzo. Ancora in bilico l'esperienza lagunare di Emanuele Acampora: il terzino sinistro è infatti di proprietà del Padova del neopresidente marinante Daniele Boscolo Meneguolo, mentre non è certa la conferma del talentuoso regista triestino Thomas Erman, un altro dei cardini della salvezza. Il ds Tonicello intanto sta scrutando il mercato per portare a Chioggia un attaccante da doppia cifra realizzativa, oltre al congruo numero di giovani "under" obbligati dal regolamento.
la playlist video degli interventi:
martedì 4 giugno 2019
UNION CLODIENSE 2019-2020, ALTRE TRE CONFERME: RESTANO IN GRANATA DJURIĆ, LUCA BULLO E MARTINO
Comincia a prendere forma nel segno della continuità l'Union Clodiense Chioggia Sottomarina della prossima stagione targata Vittadello. Alle conferme annunciate di Cuomo, Nappello e Ballarin si aggiungono ora quelle, altrettanto gradite, di Djurić, Luca Bullo e Martino.
L'ossatura del fantastico girone di ritorno rimane quindi invariata, in totale differenza da quanto successe la scorsa estate, quando in riva alla laguna i nuovi arrivi furono ben 25.
Il direttore sportivo Roberto Tonicello sta definendo altresì il quadro dei giocatori "under" che per regola devono presenziare nella formazione: l'obiettivo è rinnovare con il Padova la possibilità che il terzino sinistro Emanuele Acampora, classe 2001, resti a giocare in granata.
L'ossatura del fantastico girone di ritorno rimane quindi invariata, in totale differenza da quanto successe la scorsa estate, quando in riva alla laguna i nuovi arrivi furono ben 25.
Il direttore sportivo Roberto Tonicello sta definendo altresì il quadro dei giocatori "under" che per regola devono presenziare nella formazione: l'obiettivo è rinnovare con il Padova la possibilità che il terzino sinistro Emanuele Acampora, classe 2001, resti a giocare in granata.
domenica 2 giugno 2019
MARCO CUOMO È STATO VOTATO MIGLIOR GIOCATORE DELLA CLODIENSE NELLA SCORSA STAGIONE
Si sono concluse ieri sera le votazioni online per il sondaggio relativo al miglior giocatore della Clodiense Chioggia Sottomarina 2018-2019. A succedere ad Andrea Delcarro, vincitore per il campionato 2017-2018, è Marco Cuomo: il difensore napoletano ha prevalso con il 59% dei 2828 voti espressi, lasciandosi alle spalle Marco Djurić col 33%. Più staccato Pietro Martino (4%), quindi Umberto Nappello, Stefano Camerlengo, Luca Bullo e via via tutti gli altri.
Proprio Cuomo dovrebbe essere tra i riconfermati nella prossima stagione, assieme a Nappello e al capitano Alberto Ballarin. Ma ulteriori conferme arriveranno a giorni: il ds Tonicello e l'allenatore Vittadello sono alle prese con la prima fase del mercato, e assieme al presidente Ivano Bielo stanno individuando i profili opportuni per l'Union Clodiense che verrà. In partenza invece i portieri Camerlengo e Motti e il centrocampista Bagatti.
Proprio Cuomo dovrebbe essere tra i riconfermati nella prossima stagione, assieme a Nappello e al capitano Alberto Ballarin. Ma ulteriori conferme arriveranno a giorni: il ds Tonicello e l'allenatore Vittadello sono alle prese con la prima fase del mercato, e assieme al presidente Ivano Bielo stanno individuando i profili opportuni per l'Union Clodiense che verrà. In partenza invece i portieri Camerlengo e Motti e il centrocampista Bagatti.
sabato 1 giugno 2019
NASCE L'UNION CLODIENSE CHIOGGIA SOTTOMARINA: STORICO ACCORDO TRA LA SOCIETÀ, GLI ULTRAS E IL COMUNE
Stamattina, allo stabilimento InDiga, il presidente Ivano Bielo e l'associazione di ultras XXIII Dicembre (che hanno continuato la memoria storica dell'Union Clodiasottomarina) con Sandro Furlan hanno reso pubblici i termini dell'accordo che porterà nel prossimo campionato di serie D al loro ritorno in sostegno alla squadra granata. La formazione prende il nome di Union Clodiense Chioggia Sottomarina, il colore sociale sarà il granata e il logo recupererà quello della città con il solo leone rampante.
Terminano così sette anni di malintesi, di rinunce, di ostinazioni e di assenza del tifo organizzato, in un ambiente che nel tempo aveva dimostrato di essere sempre fedele, appassionato e numeroso. Tra gli artefici dell'intesa anche il capitano della squadra, Alberto Ballarin. La decisione fa seguito a prolungati incontri bilaterali condotti con determinazione dall'assessora allo sport Isabella Penzo e dalla dirigente comunale Daniela Ballarin: ora la città attende il completamento dello stadio, con la riapertura delle curve sud e nord al pubblico e la copertura della tribuna centrale. Il Comune ha stanziato 180mila euro.
Terminano così sette anni di malintesi, di rinunce, di ostinazioni e di assenza del tifo organizzato, in un ambiente che nel tempo aveva dimostrato di essere sempre fedele, appassionato e numeroso. Tra gli artefici dell'intesa anche il capitano della squadra, Alberto Ballarin. La decisione fa seguito a prolungati incontri bilaterali condotti con determinazione dall'assessora allo sport Isabella Penzo e dalla dirigente comunale Daniela Ballarin: ora la città attende il completamento dello stadio, con la riapertura delle curve sud e nord al pubblico e la copertura della tribuna centrale. Il Comune ha stanziato 180mila euro.