È durata solo nove minuti la partita allo stadio Ballarin tra Clodiense e Montebelluna. Davanti a circa cinquanta coraggiosi, sistematisi nella gradinata con le spalle alla laguna, i ventidue in campo sono stati richiamati dall'arbitro Catani di Fermo per sospendere l'incontro a titolo definitivo, a causa del vento fortissimo di bora che soffia sulla città e a maggior ragione vicino alla riva del Lusenzo. Nei dieci minuti solo un tiro centrale del trevigiano De Vido, parato agevolmente da Corasaniti, e un debole colpo di testa di Delcarro da azione di calcio d'angolo. Secondo alcuni tifosi, intercettati all'uscita dal campo, altre volte si era continuato a giocare in condizioni peggiori. Fatto sta che lo scontro salvezza è rinviato a data da destinarsi.
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domenica 25 febbraio 2018
sabato 24 febbraio 2018
ALLO STADIO BALLARIN (TEMPO PERMETTENDO) LO SPAREGGIO-SALVEZZA TRA CLODIENSE E MONTEBELLUNA
Se le condizioni meteo lo consentiranno, oggi dalle ore 14.30 allo stadio Ballarin sarà disputata una partita cruciale per il futuro della Clodiense Chioggia Sottomarina e anche della sua avversaria, il Montebelluna. Entrambe non se la passano benissimo, e solo una vittoria può cominciare a far sperare di uscire dalla zona playout; altrimenti, per chi dovesse perdere, ormai bisognerà fare i conti con una proroga del campionato, e stare attenti a non finire risucchiati nella retrocessione diretta. L'allenatore granata De Mozzi recupera, dopo qualche settimana, Stefano Santoni e Andrea Moretto: ma entrambi all'inizio saranno in panchina. Dal fantasista torinese potrebbe arrivare prossimamente lo scatto di qualità per evitare brutte sorprese. Nella probabile formazione, ancora confermata la difesa a tre davanti a Corasaniti, con Duravia arretrato a centrocampo e il tridente Farinazzo – Baido – Cacurio. All'andata finì 2-2 in terra di Marca, fra le polemiche dovute al mancato rinvio chiesto dalla Clodiense ai biancoazzurri in seguito all'incidente stradale che colpì quattro tesserati, fra cui Mohamed Abcha ancora oggi impossibilitato a tornare in campo. Arbitrerà Fabio Catani della sezione di Fermo, e dovrà decidere il da farsi in caso di maltempo insostenibile.
domenica 18 febbraio 2018
CLODIENSE, PIOVE SUL BAGNATO: SCONFITTA 3-1 E FURTO ALLA SEDE SOCIALE
Tre goal subiti dall'Ambrosiana all'andata allo stadio Ballarin, tre goal presi anche oggi al Montindon in Valpolicella. La Clodiense Chioggia Sottomarina non fa differenza tra casa e trasferta, quando si tratta di regalare alla diretta avversaria degli ultimi due campionati: il 3-1 di Sant'Ambrogio tira fuori dalle secche proprio i rossoneri locali, e inguaia ancora di più la squadra lagunare, che ora si trova immersa in piena zona playout e, pericolosamente, a soli tre punti dal Calvi Noale che se il campionato finisse ora sarebbe retrocesso. Il primo tempo si era concluso sull'1-1, quando al veronese Testi -in goal al 28° minuto- ha risposto Farinazzo, che al 43° ha insaccato un cross di Cacurio. Nella ripresa, subìto al primo minuto il nuovo vantaggio casalingo, con il tiro di Manconi deviato da Dondoni. Infine Pereira mette al sicuro il risultato per l'Ambrosiana al 53°, trasformando un calcio di rigore. Dagli altri campi notizie buone (la sconfitta casalinga del Cjarlins, la Liventina che non va oltre il pareggio interno) e meno buone, ovvero il successo del Montebelluna sull'Este e soprattutto del Noale a Rovigo. Ma è la sconfitta in terra scaligera a confermare la tendenza degli ultimi scontri diretti, tutti lasciati sul campo dalla Clodiense agli avversari di giornata: un trend preoccupante da cui De Mozzi e i suoi devono provare a uscire già domenica prossima, quando in laguna scenderà proprio il Montebelluna, ora a pari punti con vista sul baratro.
Non bastasse il difficile momento agonistico, la Clodiense è stata presa di mira anche dai ladri, per la seconda volta in un mese. Gli uffici al Ballarin durante la scorsa notte sono stati visitati infatti dai "soliti ignoti", che si sono impossessati anche di un furgone dove erano custodite le maglie di gioco e altra attrezzatura. I ladri poi hanno lasciato il tutto poco distante, la squadra è partita regolarmente per la trasferta odierna.
Non bastasse il difficile momento agonistico, la Clodiense è stata presa di mira anche dai ladri, per la seconda volta in un mese. Gli uffici al Ballarin durante la scorsa notte sono stati visitati infatti dai "soliti ignoti", che si sono impossessati anche di un furgone dove erano custodite le maglie di gioco e altra attrezzatura. I ladri poi hanno lasciato il tutto poco distante, la squadra è partita regolarmente per la trasferta odierna.
OGGI LA CLODIENSE IN VALPOLICELLA, IN CASA DELLA STORICA RIVALE AMBROSIANA
Trasferta lontana oggi per la Clodiense Chioggia Sottomarina, che allo stadio Montindon di Sant'Ambrogio di Valpolicella incontra la locale formazione rossonera dell'Ambrosiana. L'avversario è di quelli ormai classici, negli ultimi anni, per la compagine lagunare: lo scorso anno i veronesi sono stati promossi dall'Eccellenza a scapito dei granata, che si sono rifatti nella finale di Coppa Veneto a Rosà con rete di Emanuel Abrefah. Il capitano oggi sarà assente per squalifica, così De Mozzi schiera Corasaniti in porta, Granziera, Dondoni e Pastorelli in difesa, Spaltro e Dell'Andrea sulle fasce, Hima e Delcarro in mezzo, davanti il tridente con Farinazzo, Baido e Cacurio. Ancora fuori Santoni e Moretto, e la loro assenza -soprattutto quella dell'estroso esterno- si sta facendo sentire. La posta in palio, naturalmente, è l'uscita dalla zona playout, con l'Ambrosiana di mister Chiecchi (ex terzino del Chievo in serie B) che precede la Clodiense di un solo punto in classifica. Arbitra Dallapiccola della sezione di Trento.
domenica 11 febbraio 2018
ZERO A ZERO FRA CLODIENSE E CJARLINS, UN'OCCASIONE PERSA
Un punto è meglio che zero, dice la matematica. E il Cjarlins è sceso in laguna da Muzzana del Turgnano per portarlo a casa: c'è riuscito, anche piuttosto agevolmente nella ripresa, quando non ha rinunciato ad attaccare pur senza scoprirsi. Un punto è pur sempre meno di tre, quelli di cui aveva bisogno la Clodiense Chioggia Sottomarina per staccare i rivali in classifica e prepararsi al meglio alla tradizionalmente ostica trasferta in Valpolicella. E almeno nei primi 45 minuti non si può dire che la squadra di De Mozzi non ci abbia provato: magari un po' arruffata nel giro palla, ma il taccuino riporta almeno sette palle goal per i granata oggi in bianco. Ma imprecisione e sfortuna non hanno cacciato la palla in rete, e così a fine partita si commenta la divisione della posta e della paura, con entrambe le squadre -in fondo- che hanno preferito non gettarsi all'assalto rischiando di subire in contropiede. Un peccato, soprattutto per la formazione di casa, che al merito di un vantaggio nel primo tempo non ha poi dato sèguito nella seconda frazione, smettendo di crederci e soffrendo l'iniziativa degli arancioni friulani. L'arbitro napoletano Castellone fischia la fine e tanti vanno a vedere i risultati degli avversari in graduatoria: mentre Abano e Calvi Noale si attardano sul fondo, i contendenti di oggi vengono risucchiati dalla vittoria dell'Ambrosiana a Tamai. E dove giocherà la Clodiense domenica? Esatto, in casa della bestia nera della Valpolicella.
Cjarlins e Clodiense sono le due squadre che nell'arco del campionato hanno conseguito il maggior numero di pareggi. Già all'andata, sul campo neutro di Lignano Sabbiadoro, finì 1-1 con i granata rimontati negli ultimi minuti. Oggi De Mozzi ha schierato, davanti a Corasaniti, la difesa in via di consolidamento con Granziera, Dondoni e Pastorelli, l'eclettico Abrefah largo a sinistra per convergere e dall'altra parte il neoacquisto Riccardo Spaltro, esterno destro di scuola romanista. Poi il tecnico di Marostica ha scelto Hima in luogo di Conti quale perno di regia, con Delcarro interno e Duravia più avanzato come mezzala. Infine Baido di punta col supporto di Farinazzo, ultimamente in buona condizione realizzativa. Davanti a duecento spettatori e sotto un bel sole, Castellone fa rispettare il minuto di silenzio in memoria del giovane collega arbitro Edoardo Marchetti e tempo un minuto dall'inizio Farinazzo colpisce il palo con un potente sinistro dal limite. Anche Duravia poco dopo alza il tiro dal cuore dell'area, e il monologo lagunare continua al 12' con lo stesso Farinazzo che mette in mezzo un cross rasoterra insidiosissimo sul quale non arriva Baido nè alcun altro compagno di squadra.
Hima ha un piede solo, il sinistro, e quando si gira per aggiustarsi la palla spesso ci mette molto tempo, rallentando l'azione: ma è capace anche di colpi sopraffini, come al 16' quando uno suo traversone in profondità mette Baido nella possibilità di colpire di testa, la palla esce di poco. La Clodiense capisce che dalle fasce può creare problemi: Spaltro dimostra senso della verticalità nei passaggi e affonda lo spazio, altro cross e stavolta è Delcarro a mancare di poco la rete con la specialità della casa. Attorno alla mezz'ora sale in cattedra Abrefah: prima scalda i guantoni a Callegaro, poi triangola con Hima che lo mette davanti alla porta, ma il ghanese calcia debolmente, infine riprende una respinta del portiere su punizione ma calcia alto da buona posizione e a porta semisguarnita. Nel monocolore chioggiotto, il primo tiro del Cjarlins arriva al 40' con la debole conclusione di Bussi, risponde Baido che si inarca per colpire di testa su altro cross basso di Farinazzo: il primo tempo si chiude a reti inviolate, per quanto le occasioni della Clodiense siano state largamente preponderanti tanto da meritarle un vantaggio. Menzione per l'implacabile Pastorelli e per i due rispettivi registi difensivi, Dondoni e Parpinel, abili nel chiudere tutto quanto nei rilanci lunghi. Nell'intervallo in tribuna ci si chiede se non fosse il momento di Cacurio, magari al posto di un Duravia fin lì spento. Una stranezza, più unica che rara: tutti i primi tempi del girone C si sono chiusi a reti bianche.
E invece le due squadre ripartono con gli stessi 22 effettivi iniziali. E dopo tre minuti il sinistro educato di Hima sfiora la traversa da fuori: pare il prologo di un altro dominio granata (oggi in bianco), invece dopo una dozzina di minuti il Cjarlins comincia a mettere la testa fuori dal guscio. Prima, però, c'è l'infortunio occorso a Farinazzo a causa di un fallo di gioco, che costringe De Mozzi a schierare Cacurio, invocato come salvatore del match: Duravia cambia fronte e va sul centrodestra. Molto attivo il terzino friulano Di Dionisio, che calcia alto da pochi passi sugli sviluppi di una punizione (64') e lascia partire un pallonetto che Corasaniti controlla. Al 70' un altra buona occasione per i padroni di casa: su cross dalla destra, Spetić anticipa Delcarro di testa, rischiando l'autogoal. È il momento di Marijanović, che rileva Baido tra qualche mugugno dei tifosi; applausi invece per Hima quando lascia il posto a Conti. Il Cjarlins prende campo e nel giro di cinque minuti costruisce due palle goal, prima con Leonarduzzi che impegna l'estremo granata, poi con lo stesso Spetić in proiezione offensiva che getta al vento un goal praticamente fatto da distanza ravvicinata. Entra in partita anche Moras, decisivo all'andata per la formazione di Carlino, ma il finale non è per attaccanti: entrambe le compagini hanno paura di subire in contropiede e preferiscono non scoprirsi, incassando uno zero a zero che muove la classifica dopo un match povero e bloccato. L'ultima emozione la regala Parpinel che mette fuori da buona posizione: i tre minuti di recupero non cambiano il segno alla partita, un'occasione mancata per chi non ci ha più creduto.
Cjarlins e Clodiense sono le due squadre che nell'arco del campionato hanno conseguito il maggior numero di pareggi. Già all'andata, sul campo neutro di Lignano Sabbiadoro, finì 1-1 con i granata rimontati negli ultimi minuti. Oggi De Mozzi ha schierato, davanti a Corasaniti, la difesa in via di consolidamento con Granziera, Dondoni e Pastorelli, l'eclettico Abrefah largo a sinistra per convergere e dall'altra parte il neoacquisto Riccardo Spaltro, esterno destro di scuola romanista. Poi il tecnico di Marostica ha scelto Hima in luogo di Conti quale perno di regia, con Delcarro interno e Duravia più avanzato come mezzala. Infine Baido di punta col supporto di Farinazzo, ultimamente in buona condizione realizzativa. Davanti a duecento spettatori e sotto un bel sole, Castellone fa rispettare il minuto di silenzio in memoria del giovane collega arbitro Edoardo Marchetti e tempo un minuto dall'inizio Farinazzo colpisce il palo con un potente sinistro dal limite. Anche Duravia poco dopo alza il tiro dal cuore dell'area, e il monologo lagunare continua al 12' con lo stesso Farinazzo che mette in mezzo un cross rasoterra insidiosissimo sul quale non arriva Baido nè alcun altro compagno di squadra.
Hima ha un piede solo, il sinistro, e quando si gira per aggiustarsi la palla spesso ci mette molto tempo, rallentando l'azione: ma è capace anche di colpi sopraffini, come al 16' quando uno suo traversone in profondità mette Baido nella possibilità di colpire di testa, la palla esce di poco. La Clodiense capisce che dalle fasce può creare problemi: Spaltro dimostra senso della verticalità nei passaggi e affonda lo spazio, altro cross e stavolta è Delcarro a mancare di poco la rete con la specialità della casa. Attorno alla mezz'ora sale in cattedra Abrefah: prima scalda i guantoni a Callegaro, poi triangola con Hima che lo mette davanti alla porta, ma il ghanese calcia debolmente, infine riprende una respinta del portiere su punizione ma calcia alto da buona posizione e a porta semisguarnita. Nel monocolore chioggiotto, il primo tiro del Cjarlins arriva al 40' con la debole conclusione di Bussi, risponde Baido che si inarca per colpire di testa su altro cross basso di Farinazzo: il primo tempo si chiude a reti inviolate, per quanto le occasioni della Clodiense siano state largamente preponderanti tanto da meritarle un vantaggio. Menzione per l'implacabile Pastorelli e per i due rispettivi registi difensivi, Dondoni e Parpinel, abili nel chiudere tutto quanto nei rilanci lunghi. Nell'intervallo in tribuna ci si chiede se non fosse il momento di Cacurio, magari al posto di un Duravia fin lì spento. Una stranezza, più unica che rara: tutti i primi tempi del girone C si sono chiusi a reti bianche.
E invece le due squadre ripartono con gli stessi 22 effettivi iniziali. E dopo tre minuti il sinistro educato di Hima sfiora la traversa da fuori: pare il prologo di un altro dominio granata (oggi in bianco), invece dopo una dozzina di minuti il Cjarlins comincia a mettere la testa fuori dal guscio. Prima, però, c'è l'infortunio occorso a Farinazzo a causa di un fallo di gioco, che costringe De Mozzi a schierare Cacurio, invocato come salvatore del match: Duravia cambia fronte e va sul centrodestra. Molto attivo il terzino friulano Di Dionisio, che calcia alto da pochi passi sugli sviluppi di una punizione (64') e lascia partire un pallonetto che Corasaniti controlla. Al 70' un altra buona occasione per i padroni di casa: su cross dalla destra, Spetić anticipa Delcarro di testa, rischiando l'autogoal. È il momento di Marijanović, che rileva Baido tra qualche mugugno dei tifosi; applausi invece per Hima quando lascia il posto a Conti. Il Cjarlins prende campo e nel giro di cinque minuti costruisce due palle goal, prima con Leonarduzzi che impegna l'estremo granata, poi con lo stesso Spetić in proiezione offensiva che getta al vento un goal praticamente fatto da distanza ravvicinata. Entra in partita anche Moras, decisivo all'andata per la formazione di Carlino, ma il finale non è per attaccanti: entrambe le compagini hanno paura di subire in contropiede e preferiscono non scoprirsi, incassando uno zero a zero che muove la classifica dopo un match povero e bloccato. L'ultima emozione la regala Parpinel che mette fuori da buona posizione: i tre minuti di recupero non cambiano il segno alla partita, un'occasione mancata per chi non ci ha più creduto.
SCONTRO DIRETTO ALLO STADIO BALLARIN: CLODIENSE-CJARLINS, SERVONO I TRE PUNTI
Punti, punti, punti. Non importa come, ma che siano tre, se si può. Chiaro che con il bel gioco che non di rado la squadra di De Mozzi ha praticato sul campo, è più facile che possano arrivare: ma la Clodiense Chioggia Sottomarina oggi ha l'obiettivo di fare bottino pieno comunque, allo stadio Ballarin dove arrivano i friulani del Cjarlins, a pari punti in classifica ai margini della zona playout. Logico che quello odierno sia il primo di una serie di scontri diretti che delineeranno quale campionato si prospetterà per la compagine lagunare. All'andata, sul neutro di Lignano, finì 1-1 proprio in extremis, e anche quei punti mancati pesano in graduatoria. Il mister granata non potrà contare su Dell'Andrea squalificato e sugli infortunati Moretto e Santoni, ragion per cui schiererà il neoacquisto Spaltro sull'out destro e Abrefah a sinistra, ad aiutare i difensori Granziera, Dondoni e Pastorelli che vanno trovando affiatamento. In mezzo al campo possibile la conferma di Conti quale perno, certo l'impiego di Delcarro e Duravia da interni. Di punta, accanto all'inossidabile Baido, le buone prestazioni con goal spingono Farinazzo a sottrarre il ruolo di titolare a Marijanović. L'appuntamento allo stadio, in questa bella giornata di sole, è alle ore 14.30, agli ordini dell'arbitro napoletano Domenico Castellone.
domenica 4 febbraio 2018
L'ADRIESE DEI CHIOGGIOTTI FA FESTA ALLO STADIO BALLARIN: 2-3 A UNA CLODIENSE SVAGATA IN DIFESA E RASSEGNATA SUL FINIRE
A fine partita oggi, allo stadio Aldo e Dino Ballarin, una squadra in maglia granata con ben cinque giocatori chioggiotti titolari dall'inizio in campo, l'allenatore e il preparatore atletico pure di Chioggia, dopo aver vinto è andata sotto la tribuna centrale dei tifosi e la gradinata dei suoi ultras a ringraziarli dell'incitamento. Ma quella squadra non era la Clodiense, e non solo dal momento che nel pomeriggio odierno ha giocato in maglia bianca, quanto perché in effetti è stata battuta in casa dall'Adriese con un rocambolesco 2-3, indice di una partita a tratti folle nel secondo tempo. L'immagine bella quanto beffarda sigilla un derby che avrebbe anche potuto andare diversamente, se si considera che il primo tempo era terminato 1-0 per la squadra di casa, che l'aveva concluso in crescendo dopo un avvio più sofferto. Ma nella ripresa è salito in cattedra uno dei fuoriclasse di questa categoria, Giacomo Marangon, che come all'andata con una doppietta ribalta il risultato prima dell'orgoglioso pareggio del neoentrato Farinazzo e della definitiva capitolazione ad opera di Tescaro (sempre su assist di Marangon). Hanno contribuito, e molto, gli errori difensivi individuali e collettivi che si sono succeduti dopo la sostituzione forzata della sicurezza Pastorelli col nuovo arrivato Spaltro (non dalla sua parte comunque arrivati), ma anche un'atmosfera rassegnata che sul finire di partita ha tarpato le potenzialità di un pareggio in extremis. Lo scivolone costa alla truppa di De Mozzi l'ennesimo risucchio in zona playout, da dove sale e scende con la frequenza di un autobus; e soprattutto mina il morale, lasciando intravedere foschi presagi da dissipare al più presto, già domenica nel nuovo scontro diretto -e ancora casalingo- col Cjarlins.
E dire che nell'ennesimo tourbillon dei moduli sperimentati dal tecnico di Marostica, anche in dipendenza degli infortuni nella rosa, il 3-5-2 iniziale dava garanzie di equilibrio, qualità ed efficacia offensiva. Davanti all'esplosivo Corasaniti, anche oggi per lunghi tratti decisivo oltre che dotato di una certa autorità sulla sua difesa, sono stati schierati Granziera, il rientrante Dondoni e Pastorelli, con Dell'Andrea sull'out sinistro e Abrefah dirottato a destra: fino alla sua uscita, il capitano è stato tra i migliori in campo. Il recupero di Conti in regia ha consentito di avanzare Delcarro alla sua posizione naturale, dove fa molto più male negli anticipi di testa e sulle "seconde palle"; con lui un positivo Duravia -dai suoi cross tutti i principali pericoli per il portiere adriese Motti- a rifornire la strana coppia Marijanović-Baido. Sul fronte polesano, il tecnico Gianluca Mattiazzi mette in campo tutti e cinque i chioggiotti: gli esperti Alberto Ballarin, Stefano Bellemo, Davide Boscolo Berto e Michael Pagan, e il 18enne Nicola Boscolo Bisto. Arbitra Restaldo di Ivrea davanti a 350 spettatori circa, parte dei quali arrivata dalla vicina Adria, sotto un cielo sereno e un clima quasi primaverile.
Si inizia omaggiando la scomparsa del ct Vicini, la Clodiense pressa alto ma sono polesane le prime due grandi occasioni: al 14° Santi in contropiede testa i riflessi dell'estremo lagunare che devia in corner, ancora più clamorosa la palla goal di Davide Boscolo che -imbeccato da una punizione calciata da destra- si trova solo al cospetto di Corasaniti, facendosi ipnotizzare dal portiere che compie un autentico miracolo sulla linea di porta. La Clodiense rompe il forcing con una punizione di Duravia alzata da Motti e continui cambi di fronte, e al 37° perviene al vantaggio quando Delcarro è atterrato in area da Ballarin e Restaldo non ha dubbi: è rigore, sul dischetto si presenta Marijanović che spiazza Motti. Il centravanti sloveno torna al goal dopo un'astinenza che durava dalla prima giornata ad Este, e un lungo infortunio. A proposito di malanni: al 39° De Mozzi è costretto a sostituire la roccia Pastorelli e fa debuttare Riccardo Spaltro, esterno destro classe 2000 di scuola Roma, appena arrivato dalla Primavera della SPAL. La difesa procede a ridisegnarsi a quattro, spostando Abrefah a centrocampo dal lato di Dell'Andrea. La Clodiense termina il primo tempo in avanti, grazie anche a Marijanović che seppur lento difende bene la palla. In un minuto i due centrali chioggiotti dell'Adriese vengono ammoniti, e Baido calcia alto di poco un calcio di punizione.
Ripresa senza cambi iniziali, di certo lo stop a Pastorelli ha scombussolato i piani di De Mozzi. Dopo un tiro di Bellemo, anche questo di poco alto, la girandola di ammonizioni dell'inflessibile Restaldo continua con Delcarro, lo stesso Bellemo, e più avanti prima Dell'Andrea e poi Pregnolato, autore di una trattenuta da dietro che ha fatto gridare al cartellino rosso. Giacomo Marangon nel primo tempo ha quasi giocato a nascondersi, ma appena ha potuto è stato letale: correva il 51° minuto quando uno svarione difensivo sul lato sinistro dei lagunari ha costretto Corasaniti a una parata d'emergenza (innocuo lancio di Tescaro sporcato da Dondoni), sulla cui respinta però si avventava per primo il numero 10 di Porto Tolle che ha insaccato agevolmente. Al 54° la grossa chance della Clodiense per riportarsi in vantaggio, ma il generoso Delcarro da ottima posizione calcia incredibilmente alto un "rigore in movimento" a porta vuota su respinta corta di Motti in uscita. La partita precipita: al 57° Santi scappa a Dell'Andrea che lo mette giù, Marangon si incarica di trasformare il calcio di punizione e come all'andata è una sentenza. Corasaniti si tuffa sulla sua destra, forse con un attimo di ritardo, e non riesce a intercettare il pallone beffardo. Punteggio ribaltato, ma non sarà l'ultima emozione.
A metà tempo gragnuola di cambi: Farinazzo e Cacurio rilevano Abrefah e Baido contemporaneamente. In tribuna qualcuno rimane perplesso: Abrefah era stato il migliore dei suoi nonostante gli spostamenti, da Baido ci si aspetta sempre qualcosa. Manco il tempo per capire come mettersi in campo che gli atleti in maglia bianca acciuffano il pareggio: Duravia scarica uno dei suoi tanti traversoni dalla sinistra, Marijanović fa velo, irrompe Farinazzo di testa e da pochi passi centra l'angolo alto. La partita impazzisce: Marangon semina scompiglio a sinistra ma calcia malamente, i padroni di casa si dispongono col 4-3-3 (Farinazzo e Cacurio ai lati di Marjanović), il campione polesano affonda sulla sinistra e mette in mezzo dove accorre Tescaro -dimenticato dalla fase difensiva- e realizza di sinistro. Adriese di nuovo in vantaggio con un rocambolesco 2-3, il mancino Hima sostituisce Conti, gragnuola di cambi per Mattiazzi. Le ultime chance per il pari si spengono su un altro colpo di testa di Farinazzo, alzato da Motti, e su un preciso lancio di Hima che incontra il taglio dello stesso, vivace Farinazzo, il quale però calcia sul portiere ospite. Nel mezzo, ancora un pregevole dribbling in campo aperto di Marangon, neutralizzato da Corasaniti. Sparisce il sole e i cross di Duravia sono gli unici lampi a tenere in piedi la Clodiense, priva di mordente e convinzione nel pari, finché Restaldo non manda tutti a proteggersi dal freddo: mentre in vetta continua la lotta fra Campodarsego, Virtus Verona e Arzignano, la settimana verso il Cjarlins -oggi a pari punti, 23- non sarà per la Clodiense una passeggiata di salute.
E dire che nell'ennesimo tourbillon dei moduli sperimentati dal tecnico di Marostica, anche in dipendenza degli infortuni nella rosa, il 3-5-2 iniziale dava garanzie di equilibrio, qualità ed efficacia offensiva. Davanti all'esplosivo Corasaniti, anche oggi per lunghi tratti decisivo oltre che dotato di una certa autorità sulla sua difesa, sono stati schierati Granziera, il rientrante Dondoni e Pastorelli, con Dell'Andrea sull'out sinistro e Abrefah dirottato a destra: fino alla sua uscita, il capitano è stato tra i migliori in campo. Il recupero di Conti in regia ha consentito di avanzare Delcarro alla sua posizione naturale, dove fa molto più male negli anticipi di testa e sulle "seconde palle"; con lui un positivo Duravia -dai suoi cross tutti i principali pericoli per il portiere adriese Motti- a rifornire la strana coppia Marijanović-Baido. Sul fronte polesano, il tecnico Gianluca Mattiazzi mette in campo tutti e cinque i chioggiotti: gli esperti Alberto Ballarin, Stefano Bellemo, Davide Boscolo Berto e Michael Pagan, e il 18enne Nicola Boscolo Bisto. Arbitra Restaldo di Ivrea davanti a 350 spettatori circa, parte dei quali arrivata dalla vicina Adria, sotto un cielo sereno e un clima quasi primaverile.
Si inizia omaggiando la scomparsa del ct Vicini, la Clodiense pressa alto ma sono polesane le prime due grandi occasioni: al 14° Santi in contropiede testa i riflessi dell'estremo lagunare che devia in corner, ancora più clamorosa la palla goal di Davide Boscolo che -imbeccato da una punizione calciata da destra- si trova solo al cospetto di Corasaniti, facendosi ipnotizzare dal portiere che compie un autentico miracolo sulla linea di porta. La Clodiense rompe il forcing con una punizione di Duravia alzata da Motti e continui cambi di fronte, e al 37° perviene al vantaggio quando Delcarro è atterrato in area da Ballarin e Restaldo non ha dubbi: è rigore, sul dischetto si presenta Marijanović che spiazza Motti. Il centravanti sloveno torna al goal dopo un'astinenza che durava dalla prima giornata ad Este, e un lungo infortunio. A proposito di malanni: al 39° De Mozzi è costretto a sostituire la roccia Pastorelli e fa debuttare Riccardo Spaltro, esterno destro classe 2000 di scuola Roma, appena arrivato dalla Primavera della SPAL. La difesa procede a ridisegnarsi a quattro, spostando Abrefah a centrocampo dal lato di Dell'Andrea. La Clodiense termina il primo tempo in avanti, grazie anche a Marijanović che seppur lento difende bene la palla. In un minuto i due centrali chioggiotti dell'Adriese vengono ammoniti, e Baido calcia alto di poco un calcio di punizione.
Ripresa senza cambi iniziali, di certo lo stop a Pastorelli ha scombussolato i piani di De Mozzi. Dopo un tiro di Bellemo, anche questo di poco alto, la girandola di ammonizioni dell'inflessibile Restaldo continua con Delcarro, lo stesso Bellemo, e più avanti prima Dell'Andrea e poi Pregnolato, autore di una trattenuta da dietro che ha fatto gridare al cartellino rosso. Giacomo Marangon nel primo tempo ha quasi giocato a nascondersi, ma appena ha potuto è stato letale: correva il 51° minuto quando uno svarione difensivo sul lato sinistro dei lagunari ha costretto Corasaniti a una parata d'emergenza (innocuo lancio di Tescaro sporcato da Dondoni), sulla cui respinta però si avventava per primo il numero 10 di Porto Tolle che ha insaccato agevolmente. Al 54° la grossa chance della Clodiense per riportarsi in vantaggio, ma il generoso Delcarro da ottima posizione calcia incredibilmente alto un "rigore in movimento" a porta vuota su respinta corta di Motti in uscita. La partita precipita: al 57° Santi scappa a Dell'Andrea che lo mette giù, Marangon si incarica di trasformare il calcio di punizione e come all'andata è una sentenza. Corasaniti si tuffa sulla sua destra, forse con un attimo di ritardo, e non riesce a intercettare il pallone beffardo. Punteggio ribaltato, ma non sarà l'ultima emozione.
A metà tempo gragnuola di cambi: Farinazzo e Cacurio rilevano Abrefah e Baido contemporaneamente. In tribuna qualcuno rimane perplesso: Abrefah era stato il migliore dei suoi nonostante gli spostamenti, da Baido ci si aspetta sempre qualcosa. Manco il tempo per capire come mettersi in campo che gli atleti in maglia bianca acciuffano il pareggio: Duravia scarica uno dei suoi tanti traversoni dalla sinistra, Marijanović fa velo, irrompe Farinazzo di testa e da pochi passi centra l'angolo alto. La partita impazzisce: Marangon semina scompiglio a sinistra ma calcia malamente, i padroni di casa si dispongono col 4-3-3 (Farinazzo e Cacurio ai lati di Marjanović), il campione polesano affonda sulla sinistra e mette in mezzo dove accorre Tescaro -dimenticato dalla fase difensiva- e realizza di sinistro. Adriese di nuovo in vantaggio con un rocambolesco 2-3, il mancino Hima sostituisce Conti, gragnuola di cambi per Mattiazzi. Le ultime chance per il pari si spengono su un altro colpo di testa di Farinazzo, alzato da Motti, e su un preciso lancio di Hima che incontra il taglio dello stesso, vivace Farinazzo, il quale però calcia sul portiere ospite. Nel mezzo, ancora un pregevole dribbling in campo aperto di Marangon, neutralizzato da Corasaniti. Sparisce il sole e i cross di Duravia sono gli unici lampi a tenere in piedi la Clodiense, priva di mordente e convinzione nel pari, finché Restaldo non manda tutti a proteggersi dal freddo: mentre in vetta continua la lotta fra Campodarsego, Virtus Verona e Arzignano, la settimana verso il Cjarlins -oggi a pari punti, 23- non sarà per la Clodiense una passeggiata di salute.
sabato 3 febbraio 2018
DERBY AL BALLARIN TRA CLODIENSE E ADRIESE: AGLI UOMINI DI DE MOZZI SERVONO I TRE PUNTI
Torna il derby con l'Adriese allo stadio Aldo e Dino Ballarin. Dopo il 2-0 siglato da Giacomo Marangon all'andata, domenica alle 14.30 va in scena un classico del calcio veneto dilettantistico: a Chioggia arrivano i granata polesani, reduci dalla perentoria affermazione casalinga per 3-0 contro l'Ambrosiana. La Clodiense Chioggia Sottomarina recupera in panchina l'allenatore De Mozzi dopo il turno di squalifica, e con lui il difensore centrale Nicolò Dondoni, ormai imprescindibile. Il mister lagunare dovrà decidere se impostare la difesa a tre, oppure continuare a quattro come in alcune delle ultime uscite. L'Adriese dell'allenatore chioggiotto Gianluca Mattiazzi -che deve fare a meno di Martino, squalificato- staziona a metà classifica e ormai ha riposto quasi del tutto le ambizioni di arrivare ai playoff; diverso il discorso per la squadra di casa, alla quale servono i tre punti per togliersi dalla zona playout. Arbitrerà l'incontro Gabriele Restaldo della sezione di Ivrea, l'appuntamento allo stadio Ballarin è per il calcio d'inizio alle ore 14.30.
giovedì 1 febbraio 2018
ALESSANDRO BELLEMO DICE ARRIVEDERCI ALLA SERIE A: LA SPAL LO HA PRESTATO AL PADOVA
Alessandro Bellemo è tornato al Padova. Termina così, dopo sei mesi, l'esperienza dell'unico calciatore chioggiotto nel campionato di serie A, dove militava nelle file della SPAL di Ferrara: il centrocampista 22enne si rilancia così in vetta alla classifica di Lega Pro, la ex serie C, con i biancoscudati che stanno cercando di ottenere la promozione alla prossima serie B. Per Bellemo si tratta di un ritorno in prestito nella città del Santo, nella cui squadra aveva già militato e dove ora potrà trovare spazio: l'allenatore della SPAL Leonardo Semplici, infatti, non gli ha concesso nemmeno il brivido dell'esordio nella massima serie, nemmeno un minuto sul campo.